Indice
- 1 Quali documenti occorre presentare per chiedere il mutuo prima casa
- 2 I requisiti
- 3 Le regole del mutuo prima casa
- 4 Le agevolazioni
- 5 Altri benefici
- 6 Come detrarre gli interessi passivi
Chiedere un mutuo per acquistare la vostra prima casa è un passo molto importante, che comporta un impegno contrattuale solitamente non a breve scadenza. Occorre dunque essere ben consci della strada da intraprendere, dei rischi, dei vantaggi e della documentazione che bisognerà produrre affinchè vada tutto a buon fine.
Oggi è un buon periodo per recarsi presso gli istituti bancari e verificare la fattibilità di un mutuo prima casa, i tassi sono molto bassi: circa 2 per cento il fisso e 1,2 per cento il variabile sul medio periodo. Ma quello che manca spesso per accedere a questi allettanti finanziamenti sono i requisiti economici che spesso non ci sono e che per le banche sono imprescindibili. Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire tutto quello che occorre per avere il nostro mutuo prima casa.
Quali documenti occorre presentare per chiedere il mutuo prima casa
La richiesta del mutuo dovrà essere corredata dai seguenti documenti:
- le copie degli ultimi due modelli unici,
- modello F24,
- un estratto della camera di commercio industria e artigianato,
- l’eventuale attestato di iscrizione all’albo professionale di appartenenza e l’estratto del conto corrente.
Devono essere presentati i seguenti documenti anagrafici:
- carta di identità e codice fiscale,
- certificato di residenza e di famiglia,
- certificato di stato civile o l’estratto dell’atto di matrimonio con eventuali annotazioni e compreso di convenzioni patrimoniali,
- copia della sentenza del tribunale oppure di omologa in caso di separazione o divorzio legale e certificato di nascita.
Con riferimento all’immobile i richiedenti dovranno presentare la seguente documentazione immobiliare:
- copia del preliminare di vendita
- compromesso o proposta di acquisto,
- l’atto di provenienza comprovato dal rogito del venditore,
- la planimetria catastale indicante anche confini e pertinenze e la concessione edilizia nel caso di nuove costruzioni.
I requisiti
Tra i requisiti per richiedere un mutuo ci sono la maggiore età e la nazionalità italiana, ma vengono erogati anche a stranieri, che abbiano un lavoro fisso e vivano in Italia da almeno tre anni.
Il principale dei requisiti mutuo prima casa è il reddito. Ogni istituto concessionario o banca effettua calcoli differenti per stabilire la fattibilità dell’investimento. Tutto ciò ha un unico e solo obiettivo e cioè verificare se il beneficiario del mutuo sarà capace di restituire la somma ricevuta senza saltare le rate e senza intaccare i propri guadagni, per questo è importante anche avere il giusto piano rateale di ammortamento.
Una delle condizioni più comuni per soddisfare questo parametro è la dimostrazione di un reddito fisso e continuo, quindi il presentare un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre anche se siete possessori di un’altro immobile, comunque già una buona garanzia per la banca, sulla quale sarà accesa un’ipoteca. Potrebbe non essere sufficiente senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Le regole del mutuo prima casa
In linea generale la rata del mutuo non dovrebbe superare un terzo del reddito netto mensile. Vengono inoltre presi in esame altri finanziamenti in corso. Le direttive comunitarie stabiliscono inoltre che l’importo complessivo del mutuo non dovrebbe superare l’80% del valore ipotecario dell’immobile. Già queste prime valutazioni ti permettono di capire se si possiedono i requisiti per chiedere un mutuo.
Altro requisito fondamentale che l’istituto di credito accerterà nell’istruttoria per la concessione del prestito prima casa è la puntualità nel rimborso di precedenti finanziamenti. Questo avviene perchè che voi siate i diretti interessati e titolari del mutuo, oppure dei garanti per conto terzi, quando si entra in questo circuito si viene schedati nel sistema di informazione creditizio, detto Crif.
Le agevolazioni
Per chi ha difficoltà a chiedere un mutuo esistono apposite agevolazioni per mutui acquisto prima casa. Per esempio esiste il Fondo di garanzia dello Stato per i giovani che vogliono provare ad ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa. Questa agevolazione è stata introdotta dalla Legge di Stabilità.
Questa agevolazione consente anche ai giovani, alle coppie che hanno contratti di lavoro a tempo determinato o comunque precari e alle famiglie a basso reddito di avere le garanzie necessarie per accedere al finanziamento che altrimenti le banche non concederebbero.
Il Fondo viene attivato per coloro che vogliono ottenere un mutuo per comprare la prima casa per il quale la banca richiede specifiche garanzie che non si posseggono. Dunque se vi trovate in questa situazione ricordate che ci si può avvalere della garanzia del fondo statale sul 50% della quota capitale del mutuo ipotecario.
Il limite dell’importo del mutuo è di 250 mila euro e deve essere utilizzato esclusivamente per acquisto di immobili non di lusso da adibire a prima casa. Inoltre, unica eccezione, potete utilizzarlo anche per l’acquisto della prima casa aggiungendo degli interventi di ristrutturazione e per la resilienza energetica.
Altri benefici
Per l’accesso ad un mutuo di acquisto prima casa abbiamo altri benefici, di cui poter usufruire successivamente, al momento del pagamento delle imposte sull’immobile appena acquistato. Nello specifico, tali benefici riguardano le imposte di registro, catastale ed ipotecaria. Ora la possibilità di accedere alle agevolazioni dipende dai requisiti che si possono mettere in campo. Vediamoli insieme:
- occorre che l’immobile da acquistare non sia di lusso e non rientri nelle categorie A/1, A/8 ed A/9;
- che esso sia situato nel Comune di residenza oppure bisogna trasferire la residenza entro 18 mesi;
- che il mutuatario sia una persona fisica e non sia titolare di vari diritti su un altro immobile nel medesimo Comune oppure su un’altra abitazione nel territorio nazionale, che usufruisca anch’essa dei benefici per l’acquisto della prima casa.
Come detrarre gli interessi passivi
Gli interessi passivi del mutuo, pagati sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale o prima casa possono essere portati in detrazione del 19% Irpef nel 730 o nella dichiarazione dei redditi modello Unico, a patto che siano riferiti all’acquisto dell’abitazione principale del soggetto o di un familiare, con le modalità ed i limiti fissati dal legislatore fiscale.
Rientrano nell’agevolazione gli interessi passivi pagati nell’anno di imposta, relativi al mutuo contratto per:
- l’acquisto dell’abitazione principale;
- l’acquisto di immobili diversi dall’abitazione principale;
- la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale;
- gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (solamente per i mutui contratti nel 1997);
- miglioramento a breve medio e lungo termine in campo agricolo.
Ricordate infine che gli interessi passivi fanno sempre riferimento alla dichiarazione dell’anno precedente.
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