Mutui prima casa per i dipendenti pubblici e statali: guida completa

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Un mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali è una particolare tipologia di finanziamento che viene erogato a delle specifiche tipologie di lavoratori sopra citate per acquistare la prima casa.

In origine questo tipo di prestito era denominato “mutuo Inpdap”, poi però con il governo Monti le funzioni sono state trasferite dall’ Inpdap all’ Inps e, quindi, il “mutuo Inps” viene molto spesso accompagnato dalla dicitura “ex Inpdap” per far capire a quale tipologia di finanziamento ci si riferisce.

Per ottenere un mutuo prima casa, i dipendenti pubblici e statali devono iscriversi in un’ apposita divisione interna dell’ Inps, la quale è denominata “Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali”.

Questa divisione dell’ Inps ha il compito di gestire tutte le pratiche amministrative relative alla concessione e all’ erogazione del mutuo Inps / ex Inpdap.

Oltre a questo, i dipendenti pubblici e statali devono possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato per poter avere il beneficio delle agevolazioni in capo alle offerte di mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali.

Come funziona il mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali

Come abbiamo già avuto modo di vedere nel precedente paragrafo, il mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali serve a queste tipologie di lavoratori per poter acquistare la prima casa.

Ma oltre a questo, tale tipologia di finanziamento è finalizzata anche allo svolgimento di lavori di ristrutturazione o di manutenzione della prima casa.

L’ importo massimo che può essere erogato con il mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali è pari a 300.000 euro. La somma versata in capo al beneficiario per l’ acquisto della prima casa non potrà mai essere superiore al prezzo d’ acquisto della stessa.

Se, invece, il mutuo è finalizzato alla ristrutturazione o alla manutenzione della prima casa, il dipendente pubblico o statale che richiede il finanziamento potrà beneficiare di una somma di denaro massima pari a 150.000 euro e comunque mai superiore al 40% del valore complessivo dell’ immobile in questione.

La durata del mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali può essere di 5, 10, 15, 20, 25 o di 30 anni. Se, invece, il soggetto beneficiario del finanziamento presenta un’ età di 65 anni compiuti, allora la durata del finanziamento non potrà mai essere superiore a 15 anni.

Le caratteristiche del mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali

Il costo della perizia tecnica è a carico del soggetto beneficiario del mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali, le spese di amministrazione e di gestione dell’ istruttoria e della pratica di finanziamento sono di un importo pari allo 0,50% rispetto al mutuo richiesto alla banca.

Le agevolazioni presenti per i dipendenti pubblici e statali valgono anche per i mutui prima casa dei figli o dei genitori.

La polizza assicurativa è obbligatoria per legge e spesso i costi spettano al soggetto beneficiario, anche se ci sono numerose agevolazioni per i dipendenti pubblici e statali.

Nei prossimi paragrafi andremo a vedere nel dettaglio quali sono le principali caratteristiche tecniche che possiede un mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali.

L’ importo massimo dei mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali

L’ importo massimo che può essere erogato ai dipendenti pubblici e statali per l’ accensione di un mutuo prima casa è pari a 300.000 euro. L’ importo massimo erogato può arrivare a coprire anche fino al 100% del valore reale dell’ immobile in questione.

Inoltre, possono essere versati sul conto del dipendente pubblico o statale beneficiario del mutuo prima casa fino a 6.000 euro per coprire le spese accessorie che si aggiungono ai costi del finanziamento.

L’ importo delle rate da pagare a titolo di rimborso del debito assunto non possono eccedere il limite della metà dell’ imponibile netto del Cud del soggetto beneficiario.

Se nell’ acquisto della prima casa, il dipendente pubblico o statale, beneficiario del mutuo erogato da parte della banca a cui egli si rivolge, intende acquistare o costruire o ristrutturare un box, l’ importo massimo che gli può essere versato è pari a 75.000 euro.

I tassi di interesse dei mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali

I tassi di interesse che vengono applicati sui mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali possono essere fissi o variabili.

La scelta tra queste due tipologie di tassi di interesse va fatta in funzione della propria situazione economica, ma soprattutto rispetto all’ andamento di questi sul mercato.

La durata dei mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali

La durata dei mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali può andare da un minimo di 10 anni fino ad un massimo di 30 anni, con all’ interno delle variazioni di intervallo di 5 anni).

Per i soggetti che invece abbiano compiuto i 65 anni di età, la durata massima del finanziamento può essere di al massimo 15 anni.

Le agevolazioni dei mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali

Per ottenere le agevolazioni previste per i mutui prima casa per dipendenti pubblici e statali, questi ultimi devono risultare in una di queste situazioni, elencate qui di seguito, per ottenere il finanziamento richiesto:

  • Essere proprietario dell’ immobile
  • Essere assegnatario, con patto di futura vendita dell’ immobile
  • Essere usufruttuario dell’ immobile

Le agevolazioni previste per i dipendenti pubblici e statali valgono anche per i componenti del nucleo famigliare, ossia per:

  • Il coniuge o l’ unito civilmente
  • I figli
  • I parenti
  • Gli affini
  • I conviventi, da almeno un anno

Per ottenere i benefici sul mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali, tali soggetti devono risultare inseriti nello stato di famiglia del lavoratore pubblico o statale.

I requisiti del mutuo prima casa per dipendenti pubblici e statali

Andando subito al sodo, ecco quali sono i principali requisiti che deve necessariamente possedere un dipendente pubblico o statale per ottenere la concessione e l’ accensione di un mutuo prima casa a condizioni economiche agevolate.

Nello specifico egli deve:

  • Avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato
  • Essere iscritto alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali da almeno tre anni
  • Non possedere un’ altra abitazione all’ interno di tutto il territorio nazionale (questo requisito vale anche per tutti gli altri membri del nucleo famigliare, eccetto i genitori)

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