Mutui online 100 per l’acquisto della prima casa: offerte di mutuo al 100% su internet nel 2024

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Soprattutto negli anni passati si è sentito molto parlare di mutui al 100 per cento, ovvero dei finanziamenti che vanno a coprire la totalità della cifra che si spende per l’acquisto di un immobile. C’è da dire che soprattutto fino al 2008 questa è stata una pratica molto diffusa.

Sostanzialmente perchè il periodo economico aveva ancora il vento in poppa, non c’era stato ancora il crollo della Banca internazionale Lehman Brothers e la speculazione che ne è venuta fuori con la bolla immobiliare dei mutui subprime.

Anche in Italia in quegli anni le banche credevano di poter valutare con minore rigidità le garanzie dei propri clienti, tenendo meno allacciati i cordoni della borsa. Nulla di più sbagliato. Nel giro di pochi anni, anche a causa della crisi economica ingenerata dagli eventi finanziari statunitensi, quei mutui non sono stati più pagati.

I mutui al 100% sono difficili da ottenere e onerosi

Così i nostri istituti di credito si sono trovati senza il pagamento degli interessi e costretti ad effettuare i pignoramenti delle abitazioni oggetto di mutuo per rientrare dei capitali. In pratica invece che incassare del denaro hanno acquisito immobili, mentre i mutuatari, che volevano acquisire quegli immobili con mutui anche al di sopra delle loro possibilità (come i mutui al 100 per cento), hanno perso gli immobili e i soldi investiti.

Oggi le banche hanno imparato bene da quella lezione e quindi i mutui al 100 per cento non vengono erogati quasi più. Se vengono proposti questi sono molto gravosi per i clienti con tassi alti e richieste di garanzie patrimoniali molto alte. Infatti oggi, normalmente un mutuo si ottiene all’80 per cento del valore  dell’abitazione che si vuole acquistare.

Va quindi detto che se pensate a finanziare il vostro mutuo al 100 per cento non solo diventa molto oneroso per voi, ma potrebbe essere in alcuni casi persino controproducente.

I costi e le garanzie richieste

Considerando l’aspetto puramente economico, il mutuo concesso al 100 per cento aumenta tantissimo lo spread, il tasso e il taeg e dunque il costo complessivo del mutuo ed il rischio di non poterlo estinguere nel tempo. Così facendo alla fine pagheremmo degli interessi tali che ci potrebbero portare a pagare il nostro immobile più del doppio del proprio valore originale.

Inoltre per avere un finanziamento al 10 per cento le garanzie che ci vengono richieste dagli istituti di credito sono davvero altissime. Di solito si richiede ai mutuatari, oltre alla presenza di un garante terzo che si impegni a pagare in caso di inadempienza, anche una fideiussione bancaria per il valore dell’immobile e l’apertura di una ipoteca non solo sul’immobile che state acquistando (questo sarebbe pacifico) ma su altro immobile di vostra proprietà e del vostro garante.

Comprendete da soli che i rischi ai quali potreste andare incontro nel caso in cui non riusciate a pagare le rate di un  mutuo al 100 per cento diventano ingestibili, e tali da compromettere la vostra futura ed eventuale stabilità economica.

Per questa ragione la nostra opinione è che se avete la possibilità è preferibile accontentarsi e finanziare solo 80 per cento del vostro immobile, magari cercando di recuperare quel 20 per cento mancante da chi avrebbe garantito per voi o dal ipotetico fideiussore, evitando così di impegnarli gravosamente a vita.

Le regole delle istituzioni

Peraltro ci sono per i mutui ci sono regole precise, dettate dal Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (Cicr): una di queste riguarda proprio i mutui al 100 per cento. Nella quale si raccomanda di erogare solo mutui all’80 per cento e di riservare quelli al 100 per cento solo a casi sporadici e particolari.

Comunque se non avete proprio alternative la possibilità di avere dei muti al 100 per cento sul mercato esiste anche se di nicchia.

Considerando i rischi più alti, però, le banche che si impegnano in questo tipo di mutui senza avere dei clienti particolarmente selezionati sono poche. Servono accurati controlli e  un’eccellente solvibilità. 

Quali sono i requisiti per ottenere il mutuo 100%?

In primis l’età: questo genere di strumenti è rivolto quasi esclusivamente a chi ha meno di 40 anni (in altri casi, meno di 35 anni). Questo avviene in ragione del fatto che la rata che si prospetta è molto alta dunque occorre spalmare il finanziamento su un periodo di temo più lungi, circa 40 anni. Facendo ben attenzione che il, mutuatario alla fine del mutuo non superi i 75 anni.

Poi il reddito, come dicevamo, fideiussione , garante terzo alla coppia e doppio stipendio a tempo indeterminato, sufficientemente alto da coprire il rapporto di un terzo rispetto agli stipendi sommati.

Tra le banche che offrono la possibilità di avere un mutuo al 100 per cento ricordiamo Intesa San Paolo, Unicredit, Che Banca!, Credit Agricole, Cariparma e Banca Nazionale del Lavoro che arriva al 90 per cento.

Chiedete comunque un aiuto allo Stato per la prima casa

Potete provare a chiedere un mutuo al 100 per cento anche attraverso il fondo governativo di garanzia per i giovani precari  istituito dal Governo, il quale si impegna a fare da garante per il 50% del mutuo, fermo restando tutte le altre garanzie per arrivare al 100 per cento

Il Fondo rilascia garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale. Vengono ammessi alla garanzia del Fondo tutti i mutui ipotecari erogati da banche o intermediari finanziari:

  • di ammontare non superiore a 250 mila euro
  • immobili adibiti ad abitazione principale non rientranti nella categorie catastali A1, A8 e A9 o con caratteristiche di lusso
Le banche si impegnano a non chiedere nessuna ulteriore garanzia oltre all’ipoteca sull’immobile.

Per accedere alla garanzia del Fondo non sono previsti limiti di reddito. Quando si viene ammessi al fondo di garanzia se ci sono un numero elevato di domande la selezione avviene in base a dei criteri di priorità precisi:

  • nuclei familiari formatisi da almeno due anni, coniugati o conviventi, con uno dei componenti con età inferiore ai trentacinque anni;
  • un solo genitore con figli minorenni: una persona singola non coniugata, separata, divorziata o vedova con  un figlio minorenne;
  • giovani di età inferiore ai trentacinque anni con un rapporto di lavoro precario
  • conduttori di alloggi di case popolari.

Il Fondo viene gestito da Consap Spa, nel Decreto interministeriale del 31 luglio 2014.

Con il Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’ABI, siglato l’8 settembre 2014, sono state sancite le condizioni di adesione all’iniziativa da parte delle banche e degli altri intermediari finanziari.

L’elenco delle banche e degli intermediari finanziari è disponibile sul sito internet del gestore del fondo Consap.

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