Mutuo prima casa: come trovare la rata più adatta per sé

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Mutuo prima casa, prima regola: non strafare.

Scegliere la rata più adatta per se è la prima, se non unica regola, da seguire per dormire sonni tranquilli. Ma come fare per districarsi tra l’enorme mole di offerte che ci sono sul mercato? Questa breve guida servirà proprio a questo scopo e cioè, a non fare scelte azzardate.

Non ci si può infatti improvvisare esperti in questo campo perché l’errore, che a primo impatto potrebbe anche sembrare piccolo, è sempre dietro l’angolo. La scelta di un mutuo prima casa, va tenuto bene a mente, è una decisione che ci si porterà dietro, se va bene, per almeno un decennio.

Mutuo prima casa: siti di comparazione online

La tentazione di farsi ingolosire da questo tipo di siti è molta ma visto che si sta parlando di mutuo per casa, la cifra che si dovrà andare a richiedere, gioco forza sarà abbastanza elevata.

Questi siti offrono la possibilità in pochi minuti, di avere un quadro generale della situazione. Ed è proprio questo “generale” a cui bisogna stare attenti.

Nella maggior parte dei casi questo metodo non darà la possibilità al richiedente del mutuo di ottenere delle precise informazioni riguardanti il mutuo. Oltretutto, come accennato, non ci si può improvvisare in questo campo, ed è bene sapere tutto quello che tende ad influenzare questo mercato che, invero, è molto mutevole anche su brevi periodi di tempo.

Le due mosse ideali a questo punto sono due. Recarsi direttamente in filiale per chiedere dei preventivi, o affidarsi ad un intermediario ovvero al broker.

Cosa sapere sul mutuo prima casa: il piano di ammortamento

Per trovare le rate del mutuo casa più adatte a sé è bene conoscere bene cosa sia un piano di ammortamento.

Questo altro non è che il progetto di restituzione del debito con la banca. Risulta di particolare importanza soprattutto per i mutui che sono o potrebbero rimanere a tasso fisso per tutta la durata del finanziamento.  Il piano del mutuo casa stabilisce:

  • l’importo del mutuo;
  • la data entro la quale tutto il debito deve essere sanato;
  • la periodicità delle rate, mensili, trimestrali o semestrali che siano;
  • i criteri per determinare l’ammontare di ogni rata.

La rata invece è suddivisa in due elementi fondamentali:

  • quota capitale;
  • quota interessi.

La prima sarebbe l’importo del finanziamento restituito la seconda è l’interesse maturato.

Metodi di restituzione del mutuo casa

Esistono differenti modi per restituire il prestito. Il più utilizzato in assoluto nel nostro paese è quello detto alla francese. La rata in questo caso è composta da  da una quota
capitale crescente e da una quota interessi decrescente.

Questo significa che inizialmente si pagheranno soprattutto interessi perché questi verranno applicati sul capitale residuo. Andando avanti con i pagamento, il capitale da restituire di riduce e quindi l’ammontare degli interessi diminuisce.

Valore massimo del prestito casa e della rata

In linea di massima gli istituti di credito concedono prestiti per un valore mai superiore all’80% del valore dell’immobile. Questo viene stabilito da una perizia che risulterà tra i costi del mutuo stesso.

Alcuni istituti potrebbero anche concedere cifre superiori a questo 80 % ma per contro, chiederanno maggiori garanzie al richiedente e spesso anche condizioni meno convenienti.

Invece l’ammontare della rata idealmente non dovrebbe mai superare un quinto dello stipendio mensile del richiedente. Esiste anche una forma di finanziamento, detta appunto cessione del quinto, che prevede una detrazione direttamente in busta paga dallo stipendio.

C’è da considerare una cosa a questo punto. Ovviamente, più il tempo di restituzione è lungo, più le singole rate saranno basse. In compenso però gli interessi restituiti a fine prestito, saranno decisamente più alti. È proprio in questa circostanza che bisognerà capire bene quali possano essere le proprie capacità di restituzione del mutuo per la casa e trovare un giusto compromesso tra tempistiche di restituzione e valore della rata mensile.

Esempio di mutuo per prima casa

Per far capire meglio, proponiamo l’esempio di due differenti tipi di mutuo per casa:

  1. Mutuo di importo pari a 145000 €, con un tasso fisso del 5,3% con una durata di 15 anni, la rata mensile sarà di circa 1.170 €. A fine prestito gli interessi complessivamente pagati saranno pari a circa 65000 €.
  2. Mutuo per importo di 145000 € con una durata di 30 anni. Rata mensile di circa 800 €. In questo caso gli interessi complessivi pagati saranno di circa 145000 €. 

Viene da se che l’ideale, nel caso in cui si abbiano possibilità economiche sufficienti, è la prima soluzione visto che solo di interessi con un mutuo trentennale si andrà a pagare una cifra con cui si potrebbe comprare tranquillamente un altro appartamento.

Tipi di mutuo per la casa tra cui scegliere

In quanto a tipologie di mutuo tra cui scegliere c’è solamente l’imbarazzo della scelta. non esiste una soluzione ideale in assoluto. La scelta andrà fatta solo basandosi su criteri soggettivi.

Mutuo a tasso fisso e variabile

Il mutuo a tasso fisso prevede appunto, un tasso di interesse immutabile per tutta la durata del contratto ergo, per tutta la durata del mutuo. In questo caso lo svantaggio è non poter sfruttare eventuali riduzioni dei tassi di mercato che, come accennato, sono molto volubili. Per contro però, protegge anche da eventuali rincari. Per contro però spesso la banca, a fronte di questo vantaggio, proporrà condizioni meno vantaggiose per il richiedente.

Con il mutuo a tasso variabile invece il tasso di interesse potrà variare. Questo avverrà  a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza seguendo le oscillazioni di un parametro di riferimento. Il contro peggiore di questo tipo di finanziamento  è che si presenti un aumento insostenibile nell’importo delle rate. Si può consigliare questo mutuo a chi vuole un tasso sempre in linea con l’andamento del mercato e solo a chi potrebbe sostenere eventuali aumenti dell’importo delle rate.

Altri tipi di mutuo per prima casa

Il mutuo a tasso misto come dice il nome, il tasso di interesse potrà cambiare da fisso a variabile. questo avverrà con scadenze o fisse o determinate condizioni contrattuali. Presenta sia i vantaggi che gli svantaggi degli altri due appena descritti.

Gli ultimi sono il mutuo a tasso doppio che è suddiviso in due parti. Una parte con il tasso fisso, una con il tasso variabile. Questo equilibra pro e contro delle precedenti soluzioni Ed infine i mutui con tasso agevolato a cui si potrà accedere con determinate caratteristiche.

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