Mutui prima casa per immobili in donazione: spiegazione, cosa sapere, informazioni utili

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La prima cosa che dobbiamo considerare quando abbiamo a che fare con immobili donazioni e mutui è che questi immobili oggetto di donazione possono essere offerti in garanzia per la stipula di un mutuo ipotecario.
Legalmente la donazione è lo strumento che ci permette di trasferire beni o diritti a titolo gratuito. Si fa quest’operazione per poter andare a beneficiare di un regime fiscale agevolato, in special modo è uno strumento ottimo quando si tratta di una donazione tra genitori e figli, o discendenti in linea retta.
Prima di fare qualsiasi cosa è bene comunque fare attenzione a come viene utilizzato lo strumento della donazione. Una donazione infatti può avere anche conseguenze spiacevoli, soprattutto se parliamo di beni immobili.
E’ bene ricordare che la donazione non è un acquisto definitivo della proprietà. Dato che si tratta di un regalo, a livello legale la donazione è qualcosa di provvisorio e non definitivo da subito. Una donazione può essere rimessa in discussione fino alla morte del donante e anche oltre.

 

Cenni principali sulla donazione

La donazione come accennato non è un acquisto e non ha la stessa stabilità legale. Agli atti una donazione può essere revocata dal donante per diversi motivi (come ad esempio causa ingratitudine, o anche in caso di sopravvenienza di figli).
In generale diciamo che la causa di ingratitudine è molto rara ma possibile, parliamo di comportamenti sbagliati o tentativi di omicidio. Invece la seconda ipotesi, quindi sopravvenienza di figli, è sicuramente più realistica.Con il concetto di sopravvenienza si intende la nascita di altri figli del donante, e anche i figli concepiti prima della donazione di cui il donante non era a conoscenza. Grazie al progresso scientifico ad oggi l’accertamento della paternità è più veloce e facile.
Inoltre va detto che la Corte Costituzionale ha stabilito la revoca delle donazioni può essere consentita anche in caso di sopravvenienza di un figlio naturale, senza limiti di tempo.
Inoltre va ricordato che gli eredi che risulteranno danneggiati dalla donazione del defunto genitore possono comunque impugnare la donazione entro dieci anni dalla morte del donatore

Chi riceve la donazione al massimo si troverà a dover restituire una cosa che non ha pagato, in teoria non subirà danno. Il vero problema sorge se il donatario vuole rivendere l’immobile ricevuto in donazione, oppure se il donatario vuole chiedere un mutuo garantito da ipoteca.

La legge prevede che anche gli acquirenti dell’immobile possano avere dei problemi se la donazione viene ritirata. Stesso discorso vale anche per la banca che concede il mutuo. L’immobile oggetto di donazione può quindi presentare dei rischi anche fino a dieci anni dopo la morte del donante. Prima di acquistare perciò sarà consigliato effettuare una serie di controlli. Si tratta di controlli di riferimento che ci permettono di comprendere se il donante è deceduto e da quanto tempo, oppure se è ancora in vita.

Donazione e atti legali

La donazione è quindi un passaggio di un bene da un soggetto ad un altro. Se si tratta di immobili deve essere stipulata davanti a un notaio e si conclude con un atto pubblico in presenza di due testimoni.

  • Il donante deve essere capace di intendere di volere
  • Il donante deve essere pienamente consapevole dell’azione che sta compiendo e delle conseguenze.
  • Gli elementi caratterizzanti di una donazione sono di base due: spirito di liberalità e l’arricchimento di colui che riceve la donazione.
  • Si tratta di base di un vero e proprio contratto che non può essere revocato da una delle due parti.
  • La donazione di immobile può presentare anche la riserva di usufrutto. In questo caso il donante cede la proprietà ma rimane l’uasufrutto attivo fin quando sarà in vita.

Mutuo e donazioni

Se si richiede il mutuo ad una banca occorre seguire un preciso iter. In questi passaggi si analizzerà la situazione economica del richiedente e quindi allo stesso tempo si analizzerà anche la casa da acquistare.
Viene prevista una fase di istruttoria e anche una fase di perizia dell’immobile. Grazie a tutte le valutazioni successivamente la banca decide se accettare la pratica e quindi concedere il mutuo.

Se la casa che si intende acquistare è stata donata occorre capire la situazione specifica, capire se il donante è in vita oppure se è deceduto. Per questo motivo bisognerà anche comprendere il periodo in cui il donante è venuto a mancare, e nel caso quanto tempo sia passato dalla sua morte.

Se il donante è deceduto da almeno vent’anni, gli eredi non hanno più la possibilità di far valere i propri diritti di successione. Quindi in questo caso anche le banche sono ben disposte a concedere un mutuo per l’acquisto di una casa donata.

Se non sono trascorsi questi anni dalla morte del donante la situazione può essere un po’ più complessa. Infatti i legittimi eredi possono anche richiedere la revoca della donazione.

Se non sono trascorsi 20 anni non significa che le banche a priori non concedano un mutuo per l’acquisto della casa. In questo caso è necessario che gli eventuali eredi che non sono stati inclusi in questa donazione dichiarino espressamente di rinunciare all’immobile in questione per cui si fa richiesta di mutuo.

In questo modo le banche possono tutelarsi dalla possibilità che i legittimi eredi vadano a richiedere la revoca della donazione, cosa che comporterebbe diversi problemi sia alla banca che all’acquirente dell’immobile.
Diciamo che quindi se il donante dell’immobile è deceduto è possibile comunque ottenere il mutuo senza alcun tipo di problema, seguendo magari un iter di legge per non avere problemi di sorta. Anche se seguono un iter un po’ più articolato.

Se il donante dell’immobile è vivo come si procede?

Nel caso in cui il donante dell’immobile è vivo abbiamo una procedura paradossalmente più semplice da seguire per ottenere un mutuo. Infatti il donante stesso diventa un garante. La figura del donante crea una sorta di tutela per la banca che quindi concederò senza problemi il mutuo all’acquirente.
Inoltre è possibile richiedere anche una fideiussione bancaria che è anch’essa garanzia ma non totale. Diciamo che tramite una fideiussione può comunque accadere che i legittimi eredi tornino a richidere la revoca della donazione.

Diciamo che prima di acquistare un immobile quindi è comunque opportuno riuscire a comprendere a fondo la situazione dell’immobile e del donatore.

Per i motivi che abbiamo spiegato in questo articolo risulta del tutto indispensabile prima di firmare il preliminare di vendita riuscire a conoscere la situazione precisa dell’immobile che si intende acquistare e tutti i legittimi eredi. Inoltre sempre prima di firmare la stipula è consigliato verificare anche le vendite precedenti e le precedenti donazioni.

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